Blockchain come metodo per combattere la corruzione
Un accordo molto importante è stato firmato tra i membri dell ‘”Assemblea internazionale anticorruzione”, in particolare IACA Italia e IACA Malta, rappresentati dai loro leader Roman Romanskyy e Sir Moreno Zucchetti. È stato firmato il Memorandum sulla cooperazione, che significa lo sviluppo dell’intera organizzazione.
A causa di una nuova legge di Malta sulle criptovalute, la DLT e il disegno di legge sulle attività finanziarie virtuali (VFA Bill), è stato condotto il monitoraggio del software e delle applicazioni dei partner, in particolare il Presidente dell’IACA di Malta, Sir Moreno Zucchetti. Il CEO di ATCP MAlta ha rappresentato la propria blockchain ibrida, che è in grado di eliminare la corruzione, perché questo software, che usa la concezione della democrazia e della meritocrazia in una rete distribuita e decebralizzata di blockchain, è capace di trasformare processi complessi e combattivi linea, definiti e quelli incorruttibili.
Il software prevede la registrazione nella propria blockchain decentralizzata e distribuita, ma, prima di tutto, vale la pena ricordare che esiste ora un database centralizzato nel sistema (ogni membro della rete ha un intero archivio crittografato) e non richiede l’intervento umano nella gestione della fiducia come senza fiducia; pertanto, è stato deciso di impiantare un servizio obbligatorio per tutte le società relativamente alla procedura KYC (Know Your Customer), necessaria per il controllo dell’utente, rilevando rischi potenziali o violazioni potenziali nelle relazioni commerciali. Quindi, il primo accordo quadro europeo per la rappresentazione del primo software open source, che, a causa della sua natura incorruttibile, esclude la possibilità di utilizzare poteri decisionali distorti, che influenzano la corruzione in ogni settore.
L’Assemblea internazionale anti-corruzione sta pianificando di istituire centri operativi nelle sue sedi, che offrono servizi KYC, nonché di condividere, attuare e mantenere il sistema di monitoraggio e lotta alla corruzione.
Ci sono oltre 23 milioni di aziende in Europa. IACA funge da interlocutore per i super partner, creando opportunità e legittimità per nuovi lavori. Immagina solo che il numero medio europeo di relazioni da presentare a KYC superi le 100 unità all’anno e se moltiplichi la domanda su 2,3 miliardi di potenziali richieste a livello europeo da parte degli interessati, tenendo conto che il costo del KYC convenzionale è in media di 30 euro per ciascuno, stiamo parlando di volume d’affari di quasi 70 miliardi di euro all’anno.
L’obiettivo di IACA è fornire servizi in tutti gli Stati membri della Comunità europea, creando centinaia di nuovi posti di lavoro e fornendo costi operativi che costituiscono un terzo del KYC attualmente preparato. Avendo solo un accordo per aprire quattro nuovi centri operativi: in Italia, a Malta, in Portogallo e in Ucraina, IACA prevede di creare almeno 100 posti di lavoro e anche di lavorare sulla condivisione e l’implementazione dei sistemi di controllo contro la corruzione.